Sul federalismo fiscale la Corte dei conti si candida per la certificazione dei costi standard – Il Sole 24 ORE

Più che un ruolo di consultazione la Corte dei Conti dovrebbe avere una funzione di “certificazione” dei costi standard del federalismo fiscale assicurando un ruolo di terzietà. È l’auspicio del neo presidente della Corte, Luigi Giampaolino, tracciando in un incontro con i giornalisti quello che sarà il ruolo della Corte dei Conti nel prossimo futuro. La Corte, ha precisato il neo presidente, «é opportunamente attrezzata per poter svolgere questo ruolo: ha un reticolo di sezioni regionali che possono essere di apporto al Parlamento e ai governi locali come interfaccia base per il federalismo fiscale. Abbiamo la necessaria preparazione specifica professionale. Non possiamo essere solo un contraddittore sanzionante». Giampaolino ha anche riferito di essere stato «sollecitato sia da Tremonti, sia da Calderoli che confidano molto in questo ruolo di supporto» da parte della magistratura contabile.

«Più che un chirurgo che taglia c’è da sperare che la Corte dei conti sia come
un clinico che dialoga, avverte prontamente di possibili mali, dà le medicine e segue la dieta». Per Giampaolino «l’immagine che si ha della Corte dei Conti è quella di un’occhiuta presenza, di castigatrice. Ma la Costituzione ci affida il compito di organo ausiliario di Governo e Parlamento, una funzione che la Corte sempre di più eserciterà».

Giampaolino ha ricordato il ruolo che la Corte può avere nella formazione delle leggi, nell’accompagnare il Parlamento e il Governo («sarebbe opera molto utile») e gli interventi in audizione. «Mi auguro che per la sessione di Bilancio si possa avere nella Corte dei conti una contestuale trattazione», ha detto Giampaolino che ha anche ricordato il possibile ruolo ell’ambito del federalismo.

Poi ha puntato l’obiettivo su un settore speciale, quello per il controllo degli enti pubblici. «Perchè dove la finanza pubblica si allarga c’è esigenza di tutela. I soldi sono pubblici anche se la forma che utilizzano è quella di una società privata». Giampaolino ha ricordato anche il ruolo che la Corte ha nell’accertare la responsabilità civilistica, che serve a chiudere il cerchio delle attività.

4 commenti

  1. Magnifico! La corte dei conti sà fare i conti. ! I suoi rapporti sono puntuali e documentati, la denuncia di sprechi e ruberie altrettanto.
    Problema: chi controlla i controllori!?? E se domani avendo più potere divenisse “facile preda” d’intrallazzi e camarille?.

    Vale la pena di provare comunque.

    Auguri !

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  2. a me sembra una buona idea
    occorrono controlli incrociati.
    ho bisogno di studi sull’argomento: e non ho tempo e strumenti per farli io i conti.
    spero molto in ricolfi (che può muovere uno staff ) e nella corte dei conti: sono piuttosto parrucconi ma ho visto che ci sono forti competennze lì dentro. d’altra parte il federalismo fiscale sarà un forte capmo di prova del funzionamento del nostro sistema costituzionale
    un saluto, emilio

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  3. Appunto, la CC ha competenze e capacità al suo interno, tant’è che anni fà, Rizzo o Stella ne fece un libro . La CC ha scoperto e conosce per nome e cognome le Comunità Montane sotto il livello del mare, in puglia o calabria, riporta dati, nudi e crudi.
    Forse dovremmo cominciare a leggere il loro report, che è pubblico, e stampate le parti che riguardano la nostra piccola sfera d’influenza se troviamo qualcosa che non va, rilegarle in legno ed usare il tomo cosi costruito, e magari appesantito con borchie metalliche, per invogliare garbatamente gli “amministratori pubblici”, a fare il loro lavoro.

    Vedrai che tutti i partiti e soprattutto i “Peones” territoriali, saranno contro questa idea

    Scommettiamo una cena??

    Saluti e buonaserata

    Emilio Odescalchi

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  4. comunione e liberazione (la loro liberazione) e compagnia delle opere (le loro opere) sono i talebani lombardi.
    si appropriano del luminoso e potente simbolo di gesù cristo (grande perchè simboleggia un dio che si è fatto uomo) per delineare una loro angusta e ristretta comunità. la cosa mostruosa di costoro è la terribile potenza di cui sono portatori. tutt’altro che misericordiosi

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