la prima indagine nazionale sulle strutture per anziani in Italia realizzata dall’Auser, presentata ieri a Roma. Prima di parlare delle ottime performance economico-finanziarie dei soggetti che hanno investito nell’assistenza privata alla terza età, il rapporto dell’importante associazione per anziani si concentra su ciò che non va: innanzitutto, la sensazione di essere di fronte a una giungla, per via del mistero sul numero esatto di strutture realmente in grado di fornire servizi socio-assistenziali qualificati e per la difficoltà di reperire informazioni precise dalle strutturedirettamente interpellate dai ricercatori Auser.
Il primo problema nasce anche dalla confusione che spesso si fa tra Residenze sanitarie assistenziali (dette Rsa) e le Residenze assistenziali (Ra), che non sono abilitate a prestare cure sanitarie. Alcune di esse sono tra l’altro pubbliche o convenzionate con le Asl.
Per potersi soffermare solo sul settore privato, l’indagine ha dovuto perciò mettere a confronto i dati forniti dal ministero dell’Interno nel 2008 con quanto riportato dalle Pagine gialle e dalle Camere di Commercio sotto la voce “Casa di riposo”.
l’intero articolo qui: Il viaggio dell’Auser nella “giungla” delle case di riposo | Muoversi Insieme.