“Venduti come oggetti sessuali: vi racconto il paradiso dei pedofili in Cambogia”, in www.tpi.it, 12 gennaio 2018

Hanno tra i 5 e i 7 anni, vengono mandati dai genitori sulle spiagge con la scusa di vendere souvenir, saltano la scuola per vagare in strada senza controllo, o vengono lasciati a casa mentre si va a lavorare nelle risaie: sono i bambini di Sihanoukville, città della Cambogia, veri e propri oggetti sessuali offerti a un turismo che registra continui tassi di incremento.

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Molti bambini cambogiani vengono venduti a paesi ricchi come Corea, Malesia, Taiwan, Thailandia e Stati Uniti.

La domanda per il turismo sessuale proviene principalmente dai paesi dell’Asia orientale, come Taiwan e Corea del Sud, oltre che da paesi dell’Europa occidentale e del nord America. Le aree più interessate dal fenomeno sono Phnom Penh, la capitale, le città di Sihanoukville e Siem Reap.

la Cambogia resta il paradiso dei pedofili”, racconta a TPI R. P. (il cui nome verrà tutelato su richiesta della fonte) dal centro Don Bosco, la casa salesiana situata a Sihanoukville.

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