Vediamo cos’è il reddito di cittadinanza proposto dal M5s e come funziona – di Luciano Capone in Il Foglio 15 marzo 2018

Si tratta di sussidio per chi è in condizione di povertà fino al raggiungimento della soglia di 780 euro al mese. In pratica chi è a reddito zero riceve 780euro, mentre chi ha un reddito basso avrà un’integrazione che gli permetterà arrivare a 780euro. Questo vuol però vuol dire, al contrario, che fino a 780 euro al mese e anche oltre a nessuno conviene trovarsi un’occupazione anche saltuaria o part time: chi non fa nulla riceve 780 euro, chi lavorando guadagna 400 euro ne riceve 380, chi ne guadagna 500 ne riceve 280. Il totale fa sempre 780. E’ ovvio che se un’ora di lavoro in più rende zero, le persone preferiranno godersi il tempo libero. Allo stesso modo a chi, soprattutto nelle zone più depresse del paese, lavora duramente 40 ore settimanali per portare a casa un migliaio d’euro al mese converrà starsene a casa per riceverne 780, magari abbinando qualche attività in nero. Eh già, perché un sistema del genere che tassa al 100 per cento il lavoro dei poveri è un incentivo micidiale al lavoro nero.

I beneficiari, come abbiamo visto, non hanno alcun incentivo a trovarsi un lavoro per conto loro, devono solo far finta di cercarlo. E’ tutto sulle spalle dei centri pubblici per l’impiego, che dovrebbero far apparire milioni di offerte di lavoro che non esistono.

… segue

vai a M5s, più che reddito di cittadinanza è “una vita in vacanza” – Il Foglio

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