Hans Junior Krupe, 25 anni, figlio di olandesi, nato e cresciuto in Italia, durante la festa del paese era alle prese con una fontanella e schizzò dell’acqua su un Gabriele Luraschi di anni 47. Questi s’infuriò e davanti agli occhi della moglie e del figlioletto gli diede una coltellata al fianco e poi un’altra alla schiena. Quando lo vide in terra se ne tornò a casa. Hans morì poi al Sant’Anna e Luraschi fu arrestato con gli abiti ancora sporchi di sangue (domenica sera, in un campetto sportivo non lontano dal parco comunale di Veniano, in provincia di Como).
«Chi studia le zone d’ombra dell’essere umano sostiene che uno sconosciuto abiti dentro di noi, e che ogni tanto spenga la luce per scaricare all’esterno i depositi di rabbia accumulatisi nell’inconscio. Quando salta il contatore, l’educazione e la cultura attivano il salvavita, ma qualche volta non ci riescono e allora si finisce sul giornale» [Gramellini, CdS]
L’ha ribloggato su COATESA.com.
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