… Il fatto che Orsini citasse con tanta cura una firma del Paese invasore, gli Stati Uniti, ha spinto qualcuno ad approfondire parole e opere di William J. Ampio. Purtroppo, le ricerche nell’archivio del New York Times hanno dato esito negativo: degli scritti di questo Ampio non vi era traccia. Non dico un editoriale, ma neanche una rubrica di giardinaggio. In compenso risultavano numerosi articoli di William J. Broad, compreso quello che Orsini stava «traducendo». E Broad, in inglese, significa per l’appunto Ampio.
Qualche maligno ha avanzato il sospetto che, per smascherare le magagne della Nato, l’analista internazionale Orsini utilizzi il traduttore automatico di Google …
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Orsini, purché sia Ampio