Paolo Ferrario, 1948, sociologo documentalista. Biografia professionale: PUBBLICAZIONI, DISPENSE DIDATTICHE, MAPPE COGNITIVE, AUDIO e VIDEO, BLOG


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ispirata dal mio docente universitario  Carlo Tullio Altan

2020-11-06_092650

0 commenti

  1. Caro Paolo le segnalo questo video intervista al “nostro” professore Emanuele Severino sul suo libro “Educare al pensiero” in modo che possa renderlo disponibile sul suo bel sito

    A risentirci

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    1. sì, gabriele . l’ho visto ieri sera e mi ripromettevo di metterlo in circolo proprio oggi. questo libro è ECCEZIONALE. è uno dei più bei libri che ci siano oggi in circolazione su emanuele severino. sono grato all’editrice la scuola per averlo pubblicato fra l’altro ad un prezzo bassissimo. sono anche alla ricerca della email di sara bignotti per ringraziarla per il suo prezioso lavoro culturale
      grazie per la tua segnalazione. mi è di consolazione sapere che ci sei anche tu a trovare tracce di tale valore che girano sul web
      un caro saluto

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  2. Caro Paolo le segnalo anche l’uscita del testo severiniano Pòlemos presso Mimesis Edizioni nel caso le sia sfuggito. Io l’ho ordinato ma non ho ancora avuto modo di vederlo. Credo sia cosa diversa dal vecchio testo La Guerra nei tipi della RCS. Inoltre le inserisco qui l’indirzzo su cui può trovare quasi tutti i testi del professor Severino scaricabili in formato pdf dal sito scribd dopo una semplice e veloce iscrizione che prevede l’inserimento di alcuni documenti per poter accedere al servizio. Basta caricare credo un solo propio documento (di qualsiai tipo) per poterne scaricare molti e a volte usando lo strumento ricerca se ne trovano anche di molto interessanti .

    PS Se la cosa la può tranquillizare io mi sono iscritto già da parecchi mesi e non ho avuto problemi di nessun tipo scaricandoli tutti. Non so però quanto ciò leda i diritti d’autore, ma credo che rientri in un uso privato legittimo. Inoltre tale servizio è in rete da parecchio tempo e credo che se avesse avuto caratteristiche di illegalità sarebbe già stato oscurato dalle autorità giudizarie su segnalazioni delle case editrici.

    http://www.scribd.com/collections/3531183/Emanuele-Severino

    La saluto sperando di averle dato buone nuove

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    1. caro gabriele, possiamo darci del tu alla inglese (you)? grazie per le segnalazioni. conosco il sito scribd e lo uso normalmente. so che queste tecnologie danneggiano l’editoria ed i diritti d’autore. ma il web sta scompaginando tutto. per emanuele severino ho la “coscienza a posto” perchè ho acquistato tutti i suoi libri (e moltissimi me li sono fatti firmare, come un adolescente che è fan di uno famoso)
      e grazie anche per avermi ricordato il polemos della mimesis (gloriosssima piccola casa editrice) . ho LA GUERRA E IL MORTALE , ma devo acquistare POLEMOS. mi sembra che ci siano anche gli audio: e maggior ragione è bene averli. perchè la voce di severino è davvero molto adatta alle sue argomentazioni
      grazie ancora per le tue segnalazioni. fammele sempre avere: quattro occhi sono sempre meglio di due. buoni giorni, paolo ferrario

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  3. Caro Paolo ti segnalo un incontro a cui parteciperà il prof Severino al Museo Diocesiano di Brescia Venerdì 5 Aprile alle 18.00 sul tema del sacro (purtroppo sono impossibilitato a parteciparvi)
    Saluti Gabriele

    http://www.bsnews.it/notizia/24083/03_04_2013_Al_Museo_Diocesano_il_Senso_del_Sacro_incontro_con_il_Vescovo_Monari_e_Emanuele_Saverino_

    Al Museo Diocesano il “Senso del Sacro”: incontro con il Vescovo Monari e Emanuele Severino

    Venerdì 5 aprile alle ore 18.00, il Museo Diocesano di Brescia organizza l’evento “Senso del Sacro” che vedrà come relatori il Vescovo Mons. Monari e il Prof Emanuele Severino. L’incontro prende spunto dalla mostra “L’Età del Rame: la Pianura Padana e le Alpi al tempo di Ötzi” per trattare il tema del Sacro che coinvolge anche l’uomo di oggi. “Nel corso dell’Età del Rame si diffusero infatti nuove forme di religiosità, con la comparsa dei primi santuari per i culti e le cerimonie, che divengono perciò collettive. Il fenomeno delle statue-stele e dei massi incisi divengono l’espressione di un ideologia religiosa precisa e condivisa – dichiara Giuseppe Fusari, Direttore del Museo – Il Senso del Sacro affonda perciò le proprie origini in tempi antichissimi, che il fenomeno del megalitismo, sottolinea. Oggi più che mai l’uomo si trova di fronte al dibattito sulla sacralità e proprio oggi il cristiano del mondo globalizzato deve sentirsi cittadino di due città, di quella terrena e di quella celeste, dove speriamo un giorno vedere i nostri cari nella giustizia che non ha tramonto”.

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  4. ed il commento questo

    Troppo poco riconoscimento al suo maestro prof Emanuele Severino i cui testi su Leopardi non sono forse stati pienamente capiti dal suo allievo prof Massimo Donà, ciò nonostante rimanendo la libertà di dire quel che si vuole.
    Per Leopardi la ragione vede la nullità di tutte le cose e per questo per soprav(vivere) a questa visione terrificante l’uomo deve illudersi, deve sperare. Non è uno sperare cristiano nelle cose che non si vedono ma che saranno chiare in paradiso. L’uomo per Leopardi al contrario vede fin troppo bene l’essenziale nullità di ogni cosa e si angoscia di ciò e per vivere (per non rimanerne pietrificato) vuole illudersi (Pascal diceva divertirsi, ditogliere la vista). L’unica “speranza” è data propio dalla potente visione del nulla che temporaneamente riesca a non essere preda del nulla. (il profumo de La ginestra, canto ultimo e toltrepassante l’Infinito).
    Leopardi era pessimista ai massimi livelli proprio perchè era realista (o meglio forse “materialista”)(credere nella nullità di ogni cosa, che cos’è d’altronde), sapendo che gli ottimisti sono solo inconsci pessimisti che illudendosi se lo nascondono (chiedere ai depressi che hanno perso l’illusione)
    Se avessero cercato bene esiste un video di Rai Educational di introduzione a Leopardi del prof Emanuele Severino purtroppo solo spezzetato e incomprensibile su youtube ma forse interessa di più parlare del cacio lodigiano o della povera fine del goloso Giacomino con buona pace del ricordo del povero Leopardi.
    Comunque nonostante il mio sarcasmo forse eccessivo RINGRAZIO la Rai di cui ho pagato il canone. Meglio questo di tanto grigezza televisiva, sempre encomiabile portare al centro grandi pensatori!

    PS
    Ma se i ministri si annoiano al contrario dei bambini iperattivi, allora non è forse un bene, dovrebbero di conseguenza avere il tempo per pensare al meglio e poi agire. Ma forse anche i ministri sono iperattivi, e poi da vedere quali siano questa attività (ormai sparare sui politici non è più neanche divertente come d’altronde ascoltarli)
    Gabriele Simino

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    1. grazie gabriele. a mio avviso la lettura filosofica che fa emanuele deverino di leopardi è “isuperabile”. dunque codivido il tuo rascasmo. se mi autorizzi publico il tuo commento sotto il post nel quale rimando al video della rai. ciao e grazie per al segnalazione

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    2. Ciao Paolo
      saresti stato autorizzato anche se non me l’avessi richiesto. Anzi ti ringrazio per la corettezza nell’averlo fatto, ci mancherebbe, ho solo paura di aver fatto qualche errore di ortografia e mi dispiace per il tono poco rispettoso della serietà del prof Massimo Donà.
      Il fatto è che sempre ammesso che Donà non debba per forza riportare il pensiero severiniano, e quindi possa benissimo sviluppare la propria interpretazione sul pensiero di Leopardi, rincresce veder sprecare un’occasione così sui media per non portare la profondità del’interpretazione severiniana di cui Donà non può non essere a conoscenza dichiarandosene allievo (adirittura ha portato il libro Cosa arcana e stupenda in studio e non ne accenna!?!). “Irriconoscenza” e “fraintendimenti” che spesso ho trovato nelle dichiarazioni di un altro noto allievo, il prof Galimberti Umberto a cui spesso al contrario Severino si è riferito con elogi. Mah!
      Colgo l’occasione per “autorizzarti” ha cancellare il mio primo post errato con video allegato che nulla centra con questa pagina. Scusami ma non ho trovato l’opzione di eliminazione
      A presto, un grosso saluto
      Gabriele

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  5. Caro Paolo è un periodo così, mi faccio sentire, abbi pazienza

    http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20140327-scuola-lo-giudice-pd-non-si-cancelli-la-filosofia-interrogazione-di-24-senatori

    Se non sia chiaro bene perchè la filosofia dovrebbe guidare la tecnica (creando quindi quella sintesi tra tecnica e pensiero contemporaneo che crea lo spazio di massima apertura per l’efficienza ovvero la realizzazione senza limite di scopi compresi quelli più “spirituali” ed “umanistici”) e si crede solo che serva per una riflesione sulle conseguenze etiche delle applicazioni tecnologiche, allora lasciare al cantuccio una filosofia sifatta non solo è del tutto legittimo se quella filosofia non ha il potere di imporsi ma sicuramente è una scelta efficace in quanto quella filosofia così intesa è una palla al piede per la stessa tecnica.
    Comunque anche a me la cosa spaventa non poco.
    La sola presenza di un sapere critico come quello filosofico (seppur non ancora sviluppato in totale coerenza) è comunque garanzia di non involuzione e speranza.

    Buona giornata e buon lago se nei tuoi progetti
    Ciao Gabriele

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    1. speriamo che vengano mantenuti i corsi in queste lauree. è una parte importante dei setting professionali di chi fa queste professioni sociali. io insegno politiche sociali a scienze pedagogiche e vedo dottoresse (è un biennio di specializzazione) che ne traggono grande vantaggio cognitivo.
      certo è strano: sulla scena pubblica sono i filosofi ad avere più tela da tessere (penso a cacciari e a severino) eppure c’è questo processo di smantellamento. spero che no succeda
      quanto a lago: forse sì, ma tra un npaio di settimane . sto finendo di scrivere un libro: http://www.segnalo.it/Paolo/2001/POLSER%20Carocci%202001.htm . è una fase dura di studio. ma la primavera mi chiama sul lago. ciao

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  6. Caro Paolo ti segnalo questo breve intervento di un giovane Severino estratto sicuramente dalle teche Rai per una puntata della trasmissione Il Tempo e la Storia dedicata a Giovanni Gentile. (all’incirca al minuto 33:50 del filmato). Pecccato che la storica non abbia capito il livello (non certo storiografico) del suo intervento e peccato che i veri “tesori” Rai non vengano mai riproposti; non sarebbe male vederli alla sera in tv nelle teche estive fra un ramondio vianello e ciccio&franco!

    se volessi il video scaricato posso mandartene copia via mail

    ciao e buona estate
    Gabriele

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    1. gentilissimo. grazie per i tuoi aiuti nei miei (tentativi) di studio di emanuele severino. come ti ho detto : non ho una formazione filosofica. sono un autodidatta dei 66 anni. come un liceale. ciao

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  7. Scherzi, ma al mio confronto hai una cultura immensa e partire da una formazione tecnica è forse più un vantaggio che un ostacolo!
    Ti disturbavo un altro pò per dirti che il frammento era già presente sulla rete proposto da Luca Moretto (era da tempo che non guardavo la sua pagina yt e mi era sfuggita) in cui ci sono interessanti considerazioni del fantomatico MrApeiron1

    ciao

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