“maternità surrogata” o “gestazione per altri”, scheda informativa

La maternità surrogata, o gestazione per altri, è una pratica di procreazione assistita in cui una donna, chiamata madre surrogata o gestante per altri, porta avanti una gravidanza per conto di un’altra persona o coppia.

Come funziona?

  1. Fecondazione: L’ovulo della madre intenzionale o di una donatrice viene fecondato con lo sperma del padre intenzionale o di un donatore.
  2. Impianto: L’embrione risultante viene impiantato nell’utero della madre surrogata.
  3. Gravidanza: La madre surrogata porta avanti la gravidanza.
  4. Nascita: Al momento della nascita, il bambino viene legalmente riconosciuto come figlio dei genitori intenzionali.

Perché si ricorre alla maternità surrogata?

Ci sono diverse ragioni per cui una coppia o una persona singola può ricorrere alla maternità surrogata, tra cui:

  • Infertilità: Quando una donna non è in grado di portare avanti una gravidanza per motivi medici.
  • Problemi uterini: Ad esempio, l’assenza dell’utero o malformazioni uterine.
  • Condizioni mediche che impediscono la gravidanza: Come l’endometriosi o l’ovaio policistico.
  • Età avanzata: Quando l’età della donna rende difficile o rischiosa una gravidanza.
  • Orientamento sessuale: Coppie omosessuali maschili che desiderano avere un figlio biologicamente legato a uno dei due partner.

Aspetti legali ed etici:

La maternità surrogata è una pratica complessa che solleva numerose questioni legali ed etiche. La sua legalità e regolamentazione variano notevolmente da un paese all’altro. Alcuni paesi la consentono in determinate condizioni, altri la vietano completamente.

In Italia:

In Italia, la maternità surrogata è vietata dalla legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita. La legge prevede anche che sia reato universale, il che significa che è punibile anche se la pratica avviene all’estero.

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