Come è ovvio, i miei diritti di libertà sono limitati e delimitati dai diritti di libertà degli altri. Cioè, io sono libero finché non invado e danneggio la libertà altrui. E viceversa. L’unica eccezione, l’unico diritto di libertà assoluto, che spetta soltanto a me perché è soltanto «solitario», è il mio diritto di morire (di morte naturale) come scelgo. Pertanto la novità, l’inedito, è che si vuole persino negare la libertà di morire senza inutili sofferenze e prolungate agonie. Sia chiaro: questa imposizione, questa illibertà, esisterebbe solo da noi.
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Il testamento senza volontà – Corriere della Sera
