Giovanni Sartori,, Il testamento senza volontà – Corriere della Sera

Come è ovvio, i miei di­ritti di libertà sono limitati e delimitati dai diritti di li­bertà degli altri. Cioè, io so­no libero finché non inva­do e danneggio la libertà al­trui. E viceversa. L’unica ec­cezione, l’unico diritto di li­bertà assoluto, che spetta soltanto a me perché è sol­tanto «solitario», è il mio diritto di morire (di morte naturale) come scelgo. Per­tanto la novità, l’inedito, è che si vuole persino negare la libertà di morire senza inutili sofferenze e prolun­gate agonie. Sia chiaro: questa imposizione, que­sta illibertà, esisterebbe so­lo da noi.

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Il testamento senza volontà – Corriere della Sera

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