La transizione demografica Durante i primi quindici anni del dopoguerra ha luogo quella che è stata chiamata “transizione demografica” e cioè una rapidissima crescita della popolazione. Iniziata in Europa e in Nord America questa crescita ha successivamente riguardato tutti i Paesi sviluppati e molti in via di sviluppo, anche grazie al minor impatto negativo delle catastrofi naturali e per un considerevole aumento delle risorse (tra il 1950 e il 1980 si è avuto il raddoppio della produzione agricola mondiale). La popolazione del pianeta, che ad inizio secolo aveva raggiunto un miliardo e seicentocinquanta milioni, nel 1950 conta ormai due miliardi e cinquecentoventi milioni, che superano i tre miliardi nel 1960 e sono tre miliardi e settecento milioni nel 1970. Il tasso di crescita maggiore è quello del decennio 1960-70 con un incremento medio annuo del 2,05%.L’imprevista rapidità della crescita economica e degli orizzonti di sviluppo aperti dalla ricerca scientifica e dalle conquiste tecnologiche non trovano però un’adeguata corrispondenza sul piano sociale e culturale.
Un viaggio attraverso la storia delle città – 5° puntata, Cittalia – Documento
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