Alle statistiche la dimensione del fenomeno. Alla loro lettura, invece, il cammino dell’Aids che scivola come acqua o olio tra le fessure di una difesa debole. Era la «peste» dei drogati, non lo è più. Era l’inferno dei gay, lo è meno. È contagio che si sparge fra eterosessuali dai venticinque ai quarant’anni, ma pure tra i giovanissimi e i cinquanta-sessantenni che hanno ritrovato una vita sessuale con i farmaci che risvegliano vigore.
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