Che cosa riusciamo veramente a conoscere della realtà che ci circonda? Quali precise consapevolezze ispirano i nostri comportamenti? Nell’epoca della massima diffusione di media, dai giornali alla rete, ai social network, bombardati di informazioni di minuto in minuto, quanto possiamo capire il mondo in cui viviamo e quanto invece ci illudiamo di capirlo, prigionieri di stereotipi? In particolare quando ci occupiamo dei problemi italiani, dagli immigrati alla criminalità, dal precariato alla sanità, dal federalismo all’istruzione, fino a questioni mai risolte come il divario Nord-Sud, siamo sicuri di approdare a certezze o non finiamo piuttosto preda di credenze, da quelle ideologiche al politicamente corretto?Sono gli interrogativi con cui si confronta, sorretto da una buona dose di anticonformismo, il sociologo e politologo Luca Ricolfi, dell’Università di Torino, nel nuovo libro dal titolo sintomatico Illusioni italiche (Mondadori, pp. 169, e18).
segue qui:
Alberto Papuzzi recensisce: Luca Ricolfi, Illusioni tattiche, Mondadori, in LASTAMPA.it
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