| Autobiografie allo specchio. Strumenti metodologici del ri-leggersi tra educazione degli adulti e narratologia | |||||||||||||||
| Autori e curatori: | Maria Ermelinda De Carlo | ||||||||||||||
| Contributi: | Federico Batini, Viviana Colapietro | ||||||||||||||
| Collana: | Scienze della formazione – Ricerche | ||||||||||||||
| Argomenti: | Letteratura – Formazione professionale e degli adulti | ||||||||||||||
| Livello: | Studi, ricerche | ||||||||||||||
| Dati: | pp. 144, 1a edizione 2010 (Cod.292.2.115) | ||||||||||||||
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| In breve | Attraverso gli strumenti della narratologia applicati alle scritture autobiografiche, il volume propone un lavoro di analisi, di osservazione ermeneutica e di ricerca interpretativa che intende cogliere riferimenti, episodi, espressioni, parole che rivelano parte del mondo adulto tra illusioni e verità, tra tempo e spazio. | ||||||||||||||
| Presentazione del volume: |
Scrivere di Sé non basta per comprendersi, occorre imparare (nel senso di learn to learn) a ri-leggere il copione della propria vita, nello speciale tentativo di apprendere qualcosa in più di sé e dei propri percorsi di apprendimento. Attraverso gli strumenti della narratologia applicati alle scritture autobiografiche, frutto di sfoghi di soggetti adulti realizzati in laboratori universitari, si propone un lavoro di analisi, di osservazione ermeneutica e di ricerca interpretativa che intende cogliere riferimenti, episodi, espressioni, parole che rivelano parte del mondo adulto tra illusioni e verità, tra tempo e spazio. I procedimenti narrativi, infatti, nascondono, ma solo apparentemente, quelli cognitivi ed emotivi, così chi scrive dice sempre più cose di quanto crede. Le modalità di scrittura, le scelte linguistiche, le forme espositive, le strategie narrative non sono mai casuali, ma rivelano filosofie di vita, storie di esistenze, sfondi emozionali unici, come unico è il soggetto adulto che si racconta. Maria Ermelinda De Carlo collabora con la cattedra di Educazione degli Adulti presso l’Università del Salento, dove ha un contratto come esperta dell’area della metodologia della ricerca qualitativa nei processi di formazione in età adulta con particolare riferimento agli strumenti autobiografici applicabili e sperimentabili nei percorsi di lifelong learning. Dottore di ricerca in Italianistica, si è specializzata sul genere autobiografico nei processi formativi dei soggetti adulti. Tra i suoi scritti: “Auto-blog-grafia: la nuova frontiera della formazione informale”, LLL Focus on Lifelong Lifewide Learning, 2009; “L’emozione dell’apprendere in età adulta all’Università” in Alberici A., Catarsi E., Colapietro V. e Loiodice I. (a c.) (2007), Adulti e Università: sfide ed innovazioni nella formazione universitaria e continua, FrancoAngeli, Milano; “Un tutor di formazione per studenti adulti: accoglienza, orientamento e risorsa” e “Gli studenti adulti raccontano se stessi e la loro Università” in Alberici A. (a c.) (2007), Adulti ed università. Accogliere ed orientare nei nuovi corsi di laurea, Anicia, Roma; “Nuove prospettive di ricerca: ildentro e il fuori delle narrazioni”, I quaderni di m@gm@. Narrazione ed empowerment, n. 1, 2007. |
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| Indice: | Federico Batini, Presentazione Viviana Colapietro, Introduzione Premessa. Il perché di una ricerca comparativa tra educazione degli adulti e narratologia La consapevolezza di dover apparire per vivere e l’illusione di scrivere per poter essere La competenza di ri-leggerSi per ri-conoscerSi: i modelli ermeneutici (Il ritrovamento dell’io nel tu: Dilthey (1833-1911); Il progettarsi-in-avanti in vista di se stesso: Heidegger (1889-1976); Il testo come gomitolo di interpretazioni possibili: Gadamer (1900-2002); Il senso nascosto nel senso apparente: Ricoeur (1913-2005) ) Autobiografie allo specchio: il personaggio adulto (Le isotopie della narratologia nelle autobiografie dell’età adulta) Strumenti di analisi narratologica applicati al metodo formativo autobiografico dell’educazione degli adulti (L’angolazione antropologica; L’angolazione funzionale; L’angolazione tensionale) I luoghi e i non luoghi nel tempo dell’io e nelle scritture autobiografiche Ri-scoprirsi attraverso l’intruso Riferimenti bibliografici |
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