Supponente, missionaria, eternamente e incomprensibilmente contenta di sé, sempre a caccia di nemici, la sinistra conferma i tifosi della squadra nei loro pregiudizi (cioè nella loro «identità», per chiamarla così) ma allontana tutti gli altri, a cominciare dagl’«indecisi», che magari voterebbero volentieri per un partito di sinistra, purché il voto non comportasse anche una conversione, un nuovo look, l’esposizione di bandiere e lenzuola dal balcone, insomma una scelta di campo per la vita. Ma è proprio quel che la sinistra pretende: non la fiducia dei cittadini, ma il loro innamoramento, meglio se cieco. A sinistra, da tempi ormai immemorabili, la politica non è uno strumento ma un fine. Come il matrimonio, dove ci si promette amore eterno nella buona e nell’avversa sorte, la militanza di sinistra è anche una condizione senza ritorno ed è per questo che in politica la sinistra condanna il «tradimento», come i coniugi beffati lo condannano in amore.
tutto l’articolo qui: La sinistra non vuole la fiducia dei cittadini ma l’innamoramento – PRIMO PIANO – Italiaoggi.

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