«La risposta negativa di Bersani al bellissimo discorso di Monti è per me decisiva. La campagna elettorale la farò a sostegno dell’Agenda Monti, attorno a cui si aggregherà una forza politica nuova, fuori dagli schemi tradizionali della politica italiana».
Chi sarete a rappresentarla?
«Qui in Lombardia, come altrove, si sta formando una lista che è espressione di tutta quella grande parte della società civile che rifiuta il populismo antieuropeo di Berlusconi e che, allo stesso tempo, vede le contraddizioni del Pd su questo terreno, e invece vuole cogliere la grande occasione della crisi per allineare l’Italia ai migliori standard europei, contro tutte le chiusure corporative e le posizioni di rendita che appesantiscono il Paese. Visto come vanno le cose nel Pd, sono pronto a lavorare per il successo di questa lista, e anche a guidarla, se così mi sarà chiesto. E credo che questo gioverà allo stesso Pd, costringendolo a uscire dalla contraddizione».
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il mio cuore continua a battere per quel 40% del Pd che lotta perché la sua ambiguità sulla questione cruciale della strategia europea si risolva nel modo migliore. Se mi stacco da loro, nonostante che mi sia stata offerta la candidatura nella testa di lista del Pd per la Lombardia, è perché in campagna elettorale dovrei chiedere il voto per il partito senza tanti distinguo; dovrei negare la contraddizione, che invece c’è ed è grave».
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«La cosa di gran lunga migliore è un’alleanza del Pd con chi fa propria l’Agenda Monti. Ma un’alleanza decisa prima delle elezioni, non dopo, come Bersani dice di voler fare. Gli elettori hanno il diritto di sapere con precisione per che cosa votano. Se questo non accade, credo che i “montiani” del Pd facciano bene a votare per l’Agenda Monti».
da Pietro Ichino | L’INIZIATIVA DI MONTI COSTRINGERÀ IL PD A USCIRE DALLA CONTRADDIZIONE.

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