Augusto Barbera

L’ AGOSTO dello scorso anno, quando il testo Boschi fu votato in prima lettura, l’elezione diretta dei senatori non era in cima né ai pensieri di Forza Italia, che votò a favore, né della Lega che si astenne (anzi, Calderoli aiutò come secondo relatore il varo della riforma). Perché oggi questo cambio di fronte? Perché la valanga di emendamenti ? Per le marginali modifiche introdotte dalla Camera? Per l’offesa subita con l’elezione di Mattarella? L’obbiettivo sembra un altro: tornare a votare la riforma del Senato (o almeno dare via libera) ma solo se viene modificata la legge elettorale della Camera assegnando il premio non alla lista più votata, come previsto dall‘Italicum, ma a una coalizione di liste, come previsto dal defunto Porcellum. L’obbiettivo politico è chiaro: è ritenuto un modo per mettere in piedi una coalizione che comprenda insieme la Lega di Salvini e i…