Un’inchiesta per «epidemia colposa» è stata aperta dalla Procura di Cagliari a seguito del servizio di Report sull’apertura delle discoteche estive in Sardegna. Apertura che avrebbe favorito la diffusione del Covid prima nell’isola e poi molte altre regioni. I magistrati vogliono capire se la regione abbia consentito l’apertura dei locali della Costa Smeralda – come il Billionaire di Flavio Briatore o il Just Cavalli – nonostante fosse a conoscenza dei rischi. Questi i fatti: il 7 agosto entra in vigore il Dpcm che chiude le discoteche in tutta Italia ma lasciava libere le regioni di prendere provvedimenti autonomi. La sera dell’11 agosto il governatore sardo Christian Solinas adotta un’ordinanza che tiene aperti i locali fino a fine mese, per poi revocarla cinque giorni dopo con un provvedimento in cui si sospendono tutte le attività di ballo. Ai microfoni di Report il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Angelo Cocciu, ha ammesso che «non si trattava di tenere aperte le discoteche fino al 31 agosto, perché così avremmo ammazzato la Sardegna, considerato che il contagio iniziava a crescere. Solo uno o due giorni. Abbiamo rischiato un po’».
