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un estratto:
Una delle più gravi responsabilità politiche del grillismo, prima dello sforzo della sua urbanizzazione provocato dalle esperienze di governo e, più recentemente, dall’azione politica di Conte, è stata quella di aver impregnato il linguaggio della politica di odio rivolto non solo verso le persone ma, ancora più gravemente, verso le istituzioni democratiche. La stampa e i media che hanno cavalcato questa onda populista si sono fatti interpreti a loro volta di questa alterazione profonda del dibattito politico: il dileggio, l’aggressione verbale, la satira carica di veleno, la dietrologia paranoide, la storpiatura stile fascista dei nomi. L’insulto ha preso il posto del ragionamento, la squalifica morale dell’avversario del confronto laico tra idee divergenti.
Questo clima barbaro che il grillismo ha contribuito in modo decisivo a generare e che i suoi
sostenitori mediatici hanno amplificato trasformandolo in prassi ordinaria, è divenuto una tremenda gramigna che infesta ogni confronto politico
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