il ruolo dei consultori familiari (legge n. 405/1975).
A essi la legge 194 assegna, tra l’altro, il compito di informare la donna in stato di gravidanza circa i «diritti a lei spettanti», i «servizi sociali, sanitari e assistenziali» che le sono «concretamente offerti» (art. 2, lett. a)
e la «legislazione sul lavoro a tutela della gestante» (art. 2, lett. b);
nonché di adoperarsi «attuando direttamente o proponendo (…) speciali interventi» per risolvere problemi derivanti dalla gravidanza o dalla maternità (art. 2, lett. c)
e «contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza» (art. 2, lett. d).
Si tratta di azioni tese a favorire la sua libertà di scelta, sia mediante indicazioni sulle leggi in materia sia con la risoluzione di problemi concreti.
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Associazioni pro-vita nei consultori e diritti Lgbtq. La presa in giro di Meloni
