Mario Draghi ha presentato al Senato italiano il Rapporto sul futuro della competitività europea, sottolineando tre priorità strategiche per l’Unione Europea: riduzione dei costi energetici, semplificazione normativa e rafforzamento della difesa comune 1 2 5.
Contesto geopolitico e sfide
L’ex presidente del Consiglio ha evidenziato come l’ordine internazionale sia stato sconvolto dalle politiche protezionistiche degli Stati Uniti e dalla minaccia russa, dimostrata dall’invasione dell’Ucraina. Questo scenario rende l’Europa «più sola nei fori internazionali», con una sicurezza messa in discussione dalla svolta nella politica estera di Washington 4 5.
Proposte chiave
- Energia:
- Difesa:
- Catena di comando continentale per coordinare eserciti nazionali, superando il frazionamento attuale 2 4.
- Concentrare i 110 miliardi di euro di spesa difensiva europea su piattaforme comuni invece di programmi nazionali 2 4.
- Strategia tecnologica unificata per settori come cloud e sicurezza informatica2.
- Finanziamento:
Metodo e visione
Draghi ha ribadito che l’Europa deve agire «come se fosse un solo Stato», integrando politiche nazionali in un quadro sovranazionale. Ha sottolineato l’urgenza delle riforme, ricordando che «i cittadini ci stanno dicendo che sono stanchi di aspettare» 2 5.
L’intervento, il primo in Parlamento dopo la fine del suo mandato da premier, ha combinato analisi critica dei ritardi europei e proposte concrete per rilanciare competitività e sicurezza 3 5.
Citations:
- http://webtv.senato.it/webtv/commissioni/audizione-mario-draghi-sul-rapporto-futuro-competitivita-europea
- https://legrandcontinent.eu/it/2025/03/18/mario-draghi-comando-di-livello-superiore-il-testo-del-discorso-di-roma/
- https://www.youtube.com/watch?v=BxkKc_-XCJ4
- https://tg24.sky.it/politica/2025/03/18/draghi-senato-oggi
- https://www.corriere.it/economia/finanza/25_marzo_18/draghi-in-senato-sicurezza-messa-in-discussione-da-trump-per-la-difesa-europea-serve-catena-di-comando-continentale-57568cb6-9abf-4265-a42d-0222c204exlk.shtml
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“È sempre più chiaro che dobbiamo agire sempre più come se fossimo un unico Stato. La complessità della risposta politica che coinvolge la ricerca, l’industria, il commercio e la finanza richiederà un grado di coordinamento senza precedenti tra tutti gli attori: governi e parlamenti nazionali, Commissione e Parlamento europeo”
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