“Non ti curar di loro ma guarda e passa”; “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”

Origine e testo corretto

La frase “Non ti curar di loro ma guarda e passa” è una celebre espressione della lingua italiana, spesso attribuita a Dante Alighieri, ma in realtà si tratta di una versione popolare e imprecisa di un verso della Divina Commedia.

Il testo originale, che si trova nell’Inferno, Canto III, verso 51, recita:

“Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”1 2 3 4 5 7 8 9.

Queste parole vengono pronunciate da Virgilio, guida di Dante, mentre i due si trovano nell’Antinferno, davanti alle anime degli ignavi, cioè coloro che in vita non presero mai posizione, non si schierarono né per il bene né per il male. Gli ignavi, per la loro viltà e indifferenza, sono ritenuti così spregevoli che non meritano neppure di essere ricordati o giudicati: “fama di loro il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa”2 3 5 8.

Significato letterale e simbolico

Il significato letterale del verso è un invito a non soffermarsi o discutere delle persone meschine, vili o insignificanti, ma a proseguire oltre senza lasciarsi coinvolgere dalle loro azioni o parole. Virgilio consiglia a Dante di non perdere tempo con chi non merita attenzione, suggerendo un atteggiamento di distacco e superiorità rispetto alla mediocrità altrui1 5 7 9.

Nel linguaggio comune, la frase (nella sua variante popolare “non ti curar di loro, ma guarda e passa”) è diventata un proverbio usato per esortare qualcuno a ignorare le critiche, le malignità o le bassezze delle persone che non meritano il nostro tempo o la nostra considerazione1 5 7 9.

Differenza tra la versione originale e quella popolare

La versione “non ti curar di loro, ma guarda e passa” non è letteralmente dantesca, ma un’alterazione popolare del verso originale. Nonostante ciò, il senso rimane sostanzialmente invariato: invita a non lasciarsi turbare da chi non ha valore morale o umano1 3 5 7.

Contesto nella Divina Commedia

Dante colloca gli ignavi nell’Antinferno, uno spazio fuori dai veri gironi infernali, proprio perché la loro esistenza è stata così priva di scelte e di coraggio che non meritano neppure la dannazione riservata ai peccatori veri e propri. Sono coloro che “visser sanza ‘nfamia e sanza lodo”, meri spettatori della vita, incapaci di assumersi responsabilità o di lasciare una traccia nel mondo3 4 5 8 9.

Uso contemporaneo

Oggi la frase, sia nella versione originale sia in quella popolare, viene usata per consigliare di non dare peso alle maldicenze, alle provocazioni o alle persone mediocri, e di proseguire per la propria strada con dignità e indifferenza1 5 7 9.

In sintesi:
“Non ti curar di loro ma guarda e passa” è una celebre espressione derivata da Dante, usata per invitare a ignorare chi non merita attenzione.

Il verso autentico è “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”, pronunciato da Virgilio nel III canto dell’Inferno, riferito agli ignavi, simbolo della viltà e dell’insignificanza morale1 2 3 5 7 9.

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Significato letterale e simbolico

Differenza tra la versione originale e quella popolare

Contesto nella Divina Commedia

Uso contemporaneo

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