L’affidamento del minore in Italia è regolato da un complesso di norme volte a tutelare l’interesse superiore del minore, garantendo il suo benessere psicofisico e il mantenimento di rapporti equilibrati con entrambi i genitori.
Regole giuridiche principali sull’affidamento del minore
- Normativa di riferimento:
L’affidamento è disciplinato principalmente dalla legge 4 maggio 1983 n. 184, che regola l’affidamento temporaneo di un minore privo di un ambiente familiare idoneo, e dalla legge 8 febbraio 2006 n. 54, che ha introdotto l’affidamento condiviso in caso di separazione dei genitori1. - Affidamento temporaneo e reinserimento familiare:
L’affidamento ha carattere temporaneo e mira a garantire al minore mantenimento, educazione e istruzione, con l’obiettivo, se possibile, di reinserirlo nella famiglia naturale. Se la crisi familiare è insanabile, si può procedere alla dichiarazione di adottabilità1. - Affidamento condiviso (art. 337 ter c.c.):
È la regola generale e prevede che il minore mantenga un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori, ricevendo cura, educazione e istruzione da entrambi, nonché mantenendo rapporti significativi con gli ascendenti di ciascun ramo familiare.
La responsabilità genitoriale è esercitata da entrambi i genitori, che devono prendere di comune accordo le decisioni di maggiore interesse per il figlio (istruzione, salute, residenza abituale). In caso di disaccordo, decide il giudice235. - Collocamento fisico del minore:
Spesso il minore viene collocato presso uno solo dei genitori, di solito quello con cui ha la residenza abituale, intesa come il luogo di maggiore integrazione sociale e affettiva del bambino2. - Affidamento esclusivo:
È previsto solo in via eccezionale, quando l’affidamento condiviso risulta contrario all’interesse del minore, ad esempio in presenza di comportamenti pregiudizievoli da parte di uno dei genitori135. - Procedura e tutela in caso di separazione:
In caso di separazione o separazione di fatto, l’affidamento condiviso è la soluzione preferita. Gli accordi sull’affidamento devono essere formalizzati, con il supporto di un avvocato, sia consensualmente sia giudizialmente, per evitare conflitti futuri e garantire la tutela del minore. Il giudice valuta il contesto familiare e decide in base all’interesse del minore, considerando stabilità emotiva, capacità di cura e legami affettivi6.
Sintesi
L’affidamento del minore in Italia si basa sul principio della bigenitorialità, che garantisce al figlio il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori, con responsabilità condivise nella cura, educazione e istruzione. L’affidamento esclusivo è un’eccezione motivata dall’interesse superiore del minore. La normativa mira a tutelare il benessere psicofisico del bambino, favorendo la sua stabilità affettiva e sociale12356.
- https://www.giustizia.it/giustizia/page/it/termine_del_glossario?contentId=GLO52187
- https://www.dirittoconsenso.it/2020/10/15/meccanismi-affidamento-del-minore-ordinamento-italiano/
- https://www.studiolegalefois.it/it/aree-di-attivita/affidamento-dei-minori/affidamento-dei-minori
- https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-primo/titolo-ix/capo-ii/art337ter.html
- https://www.consulenzalegaleitalia.it/affidamento-figli/
- https://coniugitutelati.com/gestione-e-regole-nella-tutela-del-minore/
- https://e-justice.europa.eu/topics/family-matters-inheritance/parental-responsibility-child-custody-and-contact-rights_it
- https://www.studiolegalecavalletti.it/quale-problema/famiglia/affidamento-e-custodia-dei-minorenni.html
