Linguaggio della politica: landini, segretario generale della CGIL, ha usato la parola «cortigiana». Dizionario: prostituta di alto livello o donna di facili costumi – MAPPE nel sistema dei SERVIZI alla persona e alla comunità, a cura di Paolo Ferrario

Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha usato la parola «cortigiana» per definire la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un discorso politico riguardante il ruolo della premier nella firma del piano di pace su Gaza accanto a Donald Trump. Con questo termine, Landini intendeva criticare la subalternità politica di Meloni rispetto a Trump, sostenendo che Meloni fosse come parte della “corte” di Trump, e non voleva riferirsi al significato classico e offensivo di «cortigiana» come donna di facili costumi o prostituta.

Tuttavia, la parola ha scatenato una forte polemica; Meloni ha sottolineato il significato più comune attribuito dal vocabolario, ovvero “donna di facili costumi”, considerandolo un insulto sessista. Accademici e commentatori hanno osservato che il termine ha una connotazione diversa al maschile (cortigiano) rispetto al femminile (cortigiana). L’ex presidente della Camera Laura Boldrini ha difeso Landini affermando che si è trattato di un equivoco linguistico e che l’intento era politico, non un insulto sessista. Landini ha poi ribadito che avrebbe ripetuto la parola precisando il contesto e che non c’era alcuna intenzione di sessismo o rancore.

Questa vicenda riflette un dibattito sul linguaggio politico e sul peso delle parole in Italia, specialmente quando usate in contesti che possono veicolare significati ambigui o carichi di polemica. La parola «cortigiana» rimane quindi al centro di un equivoco politico-linguistico, dove il contesto e l’interpretazione risultano fondamentali per comprenderne il senso preciso in quel discorso specifico.ilmanifesto+3

La parola “cortigiana” ha diversi significati collegati al contesto storico e culturale:

Originariamente significa “donna di corte”, cioè una donna che frequentava la corte di un sovrano, partecipando anche alla vita politica, culturale e diplomatica del palazzo.
Nel Rinascimento e nel XVI secolo, il termine indicava donne raffinate e colte, di costumi spesso liberi.
Con un’accezione più moderna e offensiva, “cortigiana” è utilizzata per indicare una prostituta o una donna di facili costumi.

Il termine deriva dal latino medievale “cortigiana”, femminile di “cortigianus”, legato alla parola “corte” (residenza nobiliare). Storicamente, figure simili nella Grecia antica erano le “etere”, donne istruite che avevano un doppio ruolo di compagnia e cultura.

In sintesi, “cortigiana” può significare:

donna di corte,
donna colta e raffinata,
prostituta di alto livello o donna di facili costumi.

Questi significati sono stati usati in modo evolutivo nel tempo, con qualche sfumatura negativa nella lingua moderna.treccani+3

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