Dati demografici del CENSIMENTO 1971

Dati demografici del Censimento 1971

Il Censimento della popolazione italiana del 1971, effettuato il 24 ottobre, ha registrato una popolazione totale di 54.136.547 abitanti, con un incremento del 6,9% rispetto al censimento precedente del 1961[1][3]. Questo censimento è significativo non solo per la sua ampiezza, ma anche per l’introduzione di questionari tradotti in lingua tedesca per rilevare i gruppi linguistici di Trieste e Bolzano[1][4].

Dettagli del Censimento

  • Data di rilevamento: 24 ottobre 1971
  • Popolazione totale: 54.136.547
  • Variazione percentuale rispetto al 1961: +6,9%
  • Caratteristiche particolari: Prima rilevazione dei gruppi linguistici in alcune regioni[1][2].

Contesto storico

Negli anni precedenti al censimento, l’Italia aveva vissuto un periodo di crescita demografica sostenuta, nonostante le perdite umane durante le guerre mondiali. Tuttavia, il tasso di natalità iniziava a mostrare segni di declino, un trend che sarebbe continuato nei decenni successivi[3]. Il censimento del 1971 è stato il decimo della serie che ha avuto cadenza decennale dal 1861, con l’eccezione di alcuni anni in cui non furono effettuati censimenti per motivi economici o bellici[7].

Implicazioni

I dati raccolti nel censimento del 1971 hanno fornito informazioni cruciali per la pianificazione socio-economica e lo sviluppo delle politiche pubbliche in Italia. La registrazione dettagliata della popolazione ha permesso di analizzare le dinamiche demografiche e ha influenzato le decisioni politiche e amministrative negli anni successivi.

Questo censimento rappresenta quindi un importante punto di riferimento nella storia demografica italiana, riflettendo sia le trasformazioni sociali che le sfide future legate alla popolazione.

Citations:
[1] https://www.tuttitalia.it/statistiche/censimenti-popolazione/
[2] https://storicamente.org/verdini_link8
[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Demografia_d’Italia
[4] https://www.comune.roma.it/web/it/dettaglio-biblioteca-di-statistica.page?contentId=BDS84168
[5] http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_RICPOPRES1971
[6] https://www.comune.roma.it/web-resources/cms/documents/Censimento_di_Roma_1971_Parte_I.pdf
[7] https://www.comune.margheritadisavoia.bt.it/censimenti-popolazione
[8] https://www.culturaveneto.it/it/beni-culturali/libri/11-censimento-generale-della-popolazione-24-ottobre-19710
[9] https://it.wikipedia.org/wiki/Censimento_generale_della_popolazione_e_delle_abitazioni
[10] https://discovery.sba.uniroma3.it/primo-explore/fulldisplay?vid=39CAB_V1&docid=39cab_almap2163563610002653&lang=it_IT&context=L
[11] https://ebiblio.istat.it/SebinaOpac/resource/11-censimento-generale-della-popolazione-24-ottobre1971/IST0001192
[12] http://www.datiopen.it/it/catalogo-opendata/istat?page=4
[13] https://www.comune.palermo.it/bilancio-sociale.php?anno=2022&id=2625&lev=2&cap=2972
[14] https://www.comune.arezzo.it/servizi-demografici-statistiche–censimenti-generali

Distribuzione della popolazione italiana nel 1971

Nel 1971, la distribuzione della popolazione italiana evidenziava significative differenze territoriali, influenzate da fattori storici, economici e sociali. Di seguito sono riportati i principali aspetti della distribuzione demografica in quel periodo.

Popolazione totale

  • Popolazione censita: 54.136.547 abitanti.

Distribuzione geografica

  • Nord Italia:
  • Le regioni settentrionali, in particolare Lombardia, Piemonte e Veneto, erano i principali poli di attrazione per la migrazione interna grazie all’industrializzazione e al boom economico.
  • La Lombardia, ad esempio, ospitava circa 8 milioni di abitanti, rappresentando una delle regioni più densamente popolate.
  • Centro Italia:
  • Le regioni centrali come Lazio e Toscana mostrano una crescita demografica sostenuta, con Roma che si affermava come un importante centro urbano.
  • Sud Italia:
  • Il Mezzogiorno, pur avendo un tasso di natalità più elevato, subiva un’emigrazione significativa verso il Nord, riducendo il suo peso demografico complessivo.
  • Regioni come Calabria e Sicilia avevano una popolazione meno concentrata nelle aree urbane rispetto al Nord.

Densità di popolazione

  • La densità di popolazione variava notevolmente:
  • Nord-Ovest: Aree urbane come Milano e Torino presentavano una densità molto alta.
  • Nord-Est e Centro: Regionale come Emilia-Romagna mostrava una crescita demografica rapida.
  • Sud: Aree rurali e montane erano caratterizzate da una bassa densità di popolazione.

Struttura demografica

  • La piramide delle età mostrava una forte erosione alla base, indicando un invecchiamento della popolazione. Questo fenomeno era dovuto a una diminuzione del tasso di natalità e a un aumento della speranza di vita[1][2][3].

Conclusioni

La distribuzione della popolazione italiana nel 1971 rifletteva le complesse dinamiche socio-economiche del paese. La migrazione interna verso le aree industrializzate del Nord ha avuto un impatto significativo sulla composizione demografica regionale, contribuendo a creare un divario tra il Nord e il Sud che perdura ancora oggi.

Citations:
[1] https://webpub.istat.it/sites/default/files/pdf/Storia_demografica_Italia_4.pdf
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Demografia_d’Italia
[3] https://www.treccani.it/enciclopedia/consumi-e-distribuzione-una-storia-in-cifre_(L’Italia-e-le-sue-Regioni)/
[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Demografia_della_Lombardia
[5] https://societageografica.net/wp/2024/02/22/la-densita-di-popolazione-dellitalia-nel-1971/
[6] https://popolazioneestoria.it/article/download/564/538
[7] https://www.mulino.it/edizioni/volumi/espansioni/malanima/appendice_malanima.pdf

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