Questo è un diario.
Ci sono io e la mia navigazione in questa vita. Non so cosa avverrà nelle altre vite, di cui parla Mark Strand.
C’è la poesia e la musica.
C’è la politica italiana. La politica ha contato e continua a contare molto per me.
Ma c’è anche quello che percepisco come un pericolo mortale per la civiltà in cui mi è stato dato di nascere.
C’è il terrorismo islamico, influenzato dalla religione islamica.
Ci sono i perdenti radicali, come li definisce Hans Magnus Enzensberger.
E ci sono i terroristi suicidi islamici.
Ne hanno parlato nella trasmissione Otto e Mezzo su La 7 del 9 maggio 2007.
Al tavolo della conversazione c’erano:
Giuliano Ferrara,
Ritanna Arneni,
Magdi Allam,
Khaled Fouad Allam,
Carlo Panella,
e Danilo Zolo.
Questa benedetta rete televisiva (onore al merito a Tronchetti Provera) rende accessibili sia i video che gli audio:
1° parte della trasmissione in Mp3
2° parte della trasmissione in Mp3
La disperata argomentazione di Khaled Fouad Allam è quella che più mi ha colpito.
Danilo Zolo mi ha, invece, terrorizzato.
La sola prospettiva di una società guidata dalle sue idee politiche darebbe la spinta necessaria al mio suicidio personale.
