Sui tempi brevi sono abbastanza desolato nel considerare che il Governo Prodi potrebbe cadere sotto il plurimo attacco di:
- una destra politica e sociale fortissima
- una sinistra massimalista debole ma condizionante, ricattante ed aggressiva
- la cultura del trasformismo, incistata nella storia degli italiani
- giornalisti che fanno lobby
- magistrati che già hanno alterato il sistema costituzionale agli inizi degli anni ’90 e che ora riprendono la loro venefica azione
Neppure la santa pazienza di Romano Prodi e le sue indubbie doti di negoziazione ce la possono fare.
Un tratto sotterraneo – più legato alla psicologia che alla politologia – mi colpisce in questa vicenda.
Berlusconi è stato sconfitto due volte nella conta dei voti (1996 e 2006).
E’ questo che il personaggio non sopporta: essere stato sconfitto due volte. Da tifoso di curva vuole mettere una coppa della vittoria nel salotto.
Solo questo può spiegare una alleanza di destra che si dispone alle elezioni con lo stesso candidato.
La mia desolazione si fonda sulla constatazione che è lo stesso contraddittorio schieramento di centro-sinistra ad offrigli su un piatto d’argento la rivincita.
Sui tempi brevi, dicevo.
Sui tempi lunghi devo constatare che è la solita storia.
Negli anni ’60 il Pci sviluppò e radicò la sua presenza nel sistema politico italiano CONTRO il nascente ciclo riformistico del centro-sinistra di allora.
Negli anni ’70 la sinistra fece fuoriuscire da sè le metastasi del terrorismo CONTRO il cosiddetto “compromesso storico”, che nasceva per rendere possibile anche in Italia l’alternanza delle coalizioni di governo.
L’Italia è l’unico paese a democrazia rappresentativa in cui, quando si prospetta una congiuntura riformistica, la cultura di sinistra e le sue organizzazioni si consolidano come opposizione o democratica o terroristica.
Non è una bella situazione.


Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
"Mi piace""Mi piace"