“In rete viene spontaneo a certe persone di fare quello che si vergognerebbero come ladri di fare nei rapporti comuni: sparare sentenze apodittiche, che magari mettono la parola finale su questioni epocali, con una sicumera pari all’ignoranza assoluta che hanno in materia. Scrivi qualcosa su un argomento. La legge uno che non se ne è mai occupato, ci fa una pensatina di qualche minuto, magari va a “informarsi” con un giretto su Google, e poi cassa la questione trattandoti anche da imbecille con una prosopopea talora coperta dal nickname. Sapete che significa scrivere un libro? Ti fai il sedere piatto su una sedia per mesi, e quando ti alzi, ogni tanto, è per andare a prendere un libro e consultarlo. Una fatica immane, se fai la cosa seriamente. Poi – certo – quel che hai scritto non è per questo oro colato, può essere anche un cumulo di cose sbagliate. Ma, se hai lavorato seriamente e coscienziosamente, il minimo che puoi pretendere è che chi ti legge ti prenda sul serio e si fermi a pensare e a studiare un bel po’ prima di sparare sentenze. ”
Giorgio Israel, L’ESPERIENZA DI QUESTO BLOG SI E’ CONCLUSA
