Può il Presidente rifiutarsi di emanare un decreto-legge? Le “ragioni” di Napolitano – A. Spadaro

Per converso, in questo caso, il Presidente della Repubblica italiana – senza
entrare nel merito della questione e rinunciando a fornire considerazioni strettamente
etico-personali7 – ha invece fondato il suo diniego su ragioni tecnico-oggettive,
squisitamente giuridiche e segnatamente giuridico-costituzionali: «Io non posso […] farmi
guidare da altro che un esame obiettivo della rispondenza o meno di un provvedimento
legislativo di urgenza alle condizioni specifiche prescritte dalla Costituzione e ai principi in
essa sanciti».
Si tratta, dunque, di “ragioni” che dovrebbero essere largamente condivise e che in
ogni caso, per la loro natura intrinseca, possono essere valutate dalla comunità degli
studiosi e (ove occorresse) dalla stessa Corte costituzionale, sul piano proprio degli
accertamenti di legittimità.

Può il Presidente rifiutarsi di emanare un decreto-legge?Le “ragioni” di Napolitano – A. Spadaro

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