Giuliano Amato, Il coraggio che chiediamo agli islamici non radicali, in Il Sole 24 Ore 5 aprile 2009

Giuliano Amato, Il coraggio che chiediamo agli islamici non radicali, in Il Sole 24 Ore 5 aprile 2009

Mi riferisco ai nostri rapporti con le società islamiche e in particolare alla pericolosa divaricazione che possono provocare fra noi e
loro vicende orribili come quella che si sta consumando a danno delle donne in Afghanistan, sulla scia di quanto era già accaduto nella valle dello Swat in Pakistan, nel caso che il fondamentalismo ne esca non tanto vincente, quanto e soprattutto incontrastato fra gli stessi islamici.
Sappiamo tutti di che cosa si tratta, di una disciplina appena approvata, che cancella i diritti più essenziali riconosciuti alle donne negli anni recenti.
Le priva totalmente della potestà sui figli, le obbliga a concedersi al marito ogni qual volta lui lo voglia e vieta loro di uscire di casa senza il permesso di lui, si tratti anche di andare dal medico.
Nella valle dello Swat i talebani avevano accettato il cessate il fuoco, dopo l’impegno del governo pakistano a ripristinare lì la sharia, a partire dalla rinnovata esclusione delle donne dalle scuole.

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