Lezione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
alla prima edizione di Biennale DemocraziaTorino – Teatro Regio, 22 aprile 2009
…. Con la creazione della Consulta nazionale si diede vita a un organismo rappresentativo – ancorché non elettivo – del risorto pluralismo politico. Con l’istituzione del Ministero per la Costituente si gettarono le basi di quella che avrebbe dovuto essere la missione di un’Assemblea eletta dal popolo con il mandato di adottare una Carta Costituzionale. Infine, con il riconoscimento del diritto delle donne a votare, e ad essere elette, già nelle prime libere elezioni amministrative, si predisposero le condizioni perché le decisive prove del referendum istituzionale e dell’elezione dell’Assemblea Costituente si svolgessero finalmente, per la prima volta nella storia d’Italia, a suffragio universale.
Così rinacque la democrazia in Italia, su basi più ampie e solide che mai nel passato ; e rinacque in pari tempo con il ricostituirsi dei partiti, dei sindacati, di altre organizzazioni sociali e libere associazioni, di organi di stampa indipendenti e rappresentativi di una pluralità di opinioni ; rinacque con il crescere di una partecipazione senza precedenti dei cittadini alla vita pubblica. Non voglio, sia chiaro, suggerire un’immagine idilliaca di quegli anni da cui sarebbero scaturite la scelta della Repubblica e la Costituzione ; l’acquisizione degli ideali e dei principi democratici non fu né immediata né incontrastata ; e dinanzi al rinascente ruolo dei partiti sorse anche un movimento per contestarlo, (il cosiddetto “Uomo Qualunque”) e non senza successo. Ma non c’è dubbio che si mise in moto un processo irresistibile, dall’alto e dal basso, di riedificazione democratica. …
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