Angelo Starinieri, Un libro, una storia, una nuova vita

Presentato “Angelo Smarrito”, l’ultimo lavoro dell’ex clochard Angelo Starinieri. Moioli: “La testimonianza che è pobbibile ricominciare a vivere”
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3 commenti

  1. Buongiorno Comune di Milano, e buon giorno a tutti i milanesi e NON.
    Sono conosciuto dagli amici come Marco ma per Angelo Starinieri sono forse Arcangelo. Ci siamo conosciuti in piazzale Cadorna, io avevo da poco iniziato il corso di scienze umane e filosofiche alla Cattolica e un giorno salii le scale che portano al secondo piano della stazione. In quel periodo avevo conosciuto un maestro di tai chi e io intrepido cercavo spiragli di tempo per mettermi alla prova.fu lì che conobbi Angelo, il mitico Angelo. Sì signori. Facevo gli esercizi con volontà ma non con la testa fu così che Angelo nel vedermi intervenne”devi essere più rilassato” e io pensai”che ne vuole sapere questo qua del tai chi” non ci feci caso e continuai fino alla fine l’esercizio. Mi sedetti vicino a lui, e iniziò un breve dialogo. “piacere Marco” “piacere Angelo” ci fu un attimo di silenzio i nostri sguardi si incrociarono e fu lì che vidi l’uomo dal cuore infranto, scorsi la sua profonda depressione, ma sotto sotto vedevo un cuore di leone, un organizzatore.di vita. Angelo mi raccontò: parte della sua vita, il suo stato d’animo e mi consigliò di scrivere un libro sulla sua vita se un giorno fossi diventato giornalista. Angelo vide in me un comunicatore, una persona in grado di capire in profondità l’altro e io gli dissi”prima devo conoscere me stesso”…ma Angelo vide benissimo. La mia vena giornalistica sta iniziando…mi colpirono due cose di Angelo il suo stato fisico ormai lasciato allo sbaraglio del tempo e come seconda cosa questa frase:”ogni giorno che trascorro qua su queste panchine è un giorno di luce, la mia mente si illumina il cuore si apre”Angelo stava vivendo la realtà senza nulla, solo pochi abiti e quei 30 € che gli diedi per sfamarsie per poter andare in tribunale.Angelo non lo andai più a trovare per una settimana e quando tornai non lo vidi più.Se ne era andato…per la sua strada.
    è facile scrivere ora di lui, ma nel cuore non l’ho mai dimenticato, ho provato a cercarlo su internet..longines, breil, ma niente da fare, il suo nome non compariva da nessuna parte.Oggi è un bel giorno, sto scrivendo, amo la scrittura così come sognava Angelo vedermi e sentirmi scrivere. Giovedi prossimo sarà ad oggiono (Lc) in libreria “liberamente” in via longone dal mio caro amico Giando siete tutti invitati perchè il 3 dicembre 2009 parlerà Angelo Starinieri della sua vita. Voglio rivederlo.Grazie Comune per lo spazio concesso a persone comuni come me di scrivere e commentare un gentlement come Angelo Starinieri.Un saluto a tutti i milanesi e NON
    Marco Angelo Corti e per Angelo Arcangelo

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  2. Sono nata a Milano nel ’56 ma di Angelo non ho mai sentito parlare. Ieri sera ho assistito presso il Teatro CIAK alla rappresentazione di “Angelo – quante volte, un uomo…”. C’era anche Lui tra il pubblico, ho incrociato il suo sguardo, ci siamo scambiati un sorriso…c’è stato qualcosa che non provavo da tempo, una sensazione che ti rimane dentro, nel profondo. Poi c’è stato il resto: argomento impegnativo vissuto empaticamente tramite la magistrale recitazione degli attori, la musica avvolgente e quelle Voci con la V maiuscola che tanti “addetti ai lavori” invidierebbero… Due ore coinvolgenti!!! Ma la cosa più importante per me, e spero per molti altri, è che tutto questo non è finito uscendo dalla porta del teatro: si è fissato nella mente e nel cuore come una pennelata indelebile! Grazie, Angelo!

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