La possibilità di analizzare le transizioni registratesi in ambito sia familiare sia lavorativo, e come queste si siano combinate tra loro, rappresenta una novità assoluta dal punto di vista della produzione di dati ufficiali.Molti dei quesiti rivolti agli intervistati in occasione della prima indagine miravano, oltre che a ricostruire il profilo iniziale dell’individuo e del suo contesto familiare e lavorativo, anche a conoscere l’insieme di opinioni, valori e atteggiamenti rispetto ad una serie di affermazioni su matrimonio e figli e le sue aspettative di cambiamento e i progetti in attesa di concretizzazione nei tre anni successivi, espressi attraverso le intenzioni di lasciare la casa dei genitori, di sposarsi, di avere figli, o attraverso la possibilità di smettere di lavorare, di cambiare lavoro, di stabilizzarsi.A poco più di tre anni di distanza, l’indagine di ritorno ha permesso di verificare l’esito delle intenzioni e dei cambiamenti attesi. La realizzazione o la mancata realizzazione dei progetti o delle intenzioni e le motivazioni addotte a questi esiti possono chiarire alcune delle complessità nelle dinamiche familiari e lavorative di questi anni e sono oggetto di analisi di tutto il rapporto.
Istat, Difficoltà nella transizione dei giovani allo stato adulto e criticità nei percorsi di vita femminili, 2009
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