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La prima sezione del Tribunale civile di Firenze ha sollevato il dubbio di costituzionalità sulla norma della legge 40 sulla fecondazione artificiale, che vieta l’accesso alla fecondazione eterologa con ovuli o seme donati da persone esterne alla coppia. Prevista una campagna sul tema da parte di Cittadinanzattiva. Il comunicato |

Leggendo questo articolo sinceramente non so cosa pensare. Da una parte mi rendo conto del forte desiderio dei genitori di avere un proprio figlio, quindi non capisco come una legge possa frenare questa speranza, dall’altra però mi chiedo se le coppie, prima di arrivare alla decisione della fecondazione assistita, hanno pensato alla possibilità di adottare un bambimo bisognoso di una famiglia da amare.
Io ritengo che bisognerebbe dare più possibilità alle famiglie italiane di ricevere un supporto adeguato riguardo alla fecondazione assistita nel proprio paese, ma allo stesso tempo è necessario soffermarsi molto sulle possibili conseguenze negative che dalla modifica della legge si possono riscontrare. Tale modifica, infatti, potrebbe portare ad un abuso delle scoperte tecnologiche, sempre più influenti nella nostra società.
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gentile elisa
scusa se rispondo tardi a questo tuo commento. la mia sensibilità al tema è lo stesso del tuo. l’adozione (e per certi versi l’affido, che è una scelta genitoriale ancora più altruistica) è una conquista di diritto minorile di grande valore. c’è però nella culòtura e nella psicologia questa idea della “carne della mia carne” che è molto forte. c’è chi ha BISOGNO di generare biologicamante. e il dato empirico è che queste persone sono disponibili a tutto, anche a sofferenze, per farlo. e ora le tecniche biomediche lo consentono. nasce così una nuova frontiera per il diritto, nascono nuove domande. occorre dunque REGOLARE questo bisogno e contemperarlo con altri diritti che gli stanno attorno. ecco dunque un tema importante per le politiche sociali e per la politica sociale.
la legge italiana sulla PMA lede alcuni diritti personali. e le regole della nostra costituzione prevedono che a decidere in tema di diritti sia la corte costituzionale. occorrerà, dunque seguire questa agenda politica.
spero proprio che questa mia interlocuzione con la tua possa arrivarti
grazie
paolo ferrario
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