L’indagine dell Istat riferita agli anni 2008 e 2009, per comprendere meglio il fenomeno della criminalità, la popolazione più a rischio e il rapporto con le forze dellordine, permette di stimare il sommerso di un gran numero di reati e di identificare i gruppi di popolazione più a rischio. Inoltre, offre il quadro della percezione soggettiva della sicurezza (la paura e la preoccupazione di subire i reati), del rischio percepito della criminalità nella zona in cui si vive, del rapporto con le forze dellordine e delle strategie messe in atto da individui e famiglie per difendersi. La preoccupazione di subire reati è un fenomeno che coinvolge una elevata percentuale di cittadini. Il 28,9 per cento della popolazione ha paura ad uscire di sera. Linsicurezza è più diffusa tra le donne e si riscontra maggiormente al Sud del Paese. In compenso, lopinione dei cittadini riguardo al controllo del territorio da parte delle forze dellordine, come polizia e carabinieri, è positiva nel 61,6 per cento dei casi. Per la prima volta lIstat ha anche tentato di stimare alcuni reati non convenzionali, come la clonazione di carte bancarie, il phishing (ossia il prelievo non autorizzato di denaro dal proprio conto corrente bancario a seguito del rilascio dei propri dati personali via internet a falsi istituti di credito o assicurativi) e le frodi su internet. Tali reati hanno coinvolto, nei 12 mesi precedenti lintervista, 1 milione 125 mila cittadini di 14 anni e più. Si tratta dell1,4 per cento di coloro che usano la carta di credito o il bancomat o gli assegni bancari e dell8,3 per cento di coloro che hanno acquistato merci o servizi in rete.

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