I Sert sono un valido aiuto. Ma 1 paziente su 3 vende il metadone sul mercato nero, articolo di ELETTRA VECCHIA , tratto da QS – Quotidiano Sanità: cronache, 2 giugno 2011

L’eroina risulta l’ultima fase di un percorso di uso o abuso di sostanze, che inizia con fumo e alcol nell’adolescenza e continua poi con marijuana, amfetamine, ecstasy, cocaina.

Da notare che c’è una motivazione personale, nella maggioranza dei casi è il paziente stesso che decide di curarsi, anche aiutato da parenti o amici, soprattutto perché preoccupato per la sua salute e poi per voglia di normalità e senso di responsabilità (rispetto a perdita del lavoro, malattie, ecc). I due terzi sono in cura con metadone, un quarto con il farmaco che combina buprenorfina e naloxone, il 13% con buprenorfina. “L’80% si dichiara soddisfatto della terapia che viene vista come un alleato per ottenere una vita normale, una salute migliore e la scomparsa del craving” rileva Stefania Fregosi, direttore Ricerche quantitative Dipartimento Healthcare Gfk Eurisko. “In quest’ottica è particolarmente positivo che il 71% riceva il farmaco in affido, anche se per brevi periodi, che consente una gestione autonoma e dà fiducia al soggetto, è visto come un’alleanza terapeutica tra medico e paziente (i medici nella ricerca concordano nel giudizio positivo). Fondamentali  sono anche la terapia psicologica e il counselling, sette pazienti su dieci ricevono questo approccio integrato e nove su dieci ne riconoscono l’utilità. Infine l’80% ritiene la propria condizione stabile e il 93% è soddisfatto del servizio”.

Emergono anche due aspetti negativi: la diversione e il misuso. Un terzo dei pazienti ammette cioè di aver venduto il farmaco sul mercato nero e il 15% di esserselo somministrato in modo improprio cioè iniettandolo (per sballare, per abitudine, per crisi di astinenza). 

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2 commenti

  1. se lei avesse letto bene avrebbe visto che non ho scritto io questo articolo.
    ma ho riportato un articolo di una rivista scientifica (che a sua volta si rifà ad altre fonti (spesso ricavate dai servizi che si occupano di dipendenze)
    e il solo motivo per il quale ho riportato il suo arrogante e saputello commento è che lei porta dati diversi da quelli dell’articolo tratto da http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=4502
    è da 40 anni che sento tesi contrapposte sulle SOSTANZE. sempre espresse, spesso con la inutile sua veemenza verbale tesa ad attaccare con violenza chiunqu porti altri argomenti
    impari a comunicare meglio i suoi dati e sue opinioni, senza usare quei toni da saputello: “caro dottore!!LO sanno tutti!!”
    ho conosciuto e conosco gli individui come lei . sono quelli che usano il linguaggio della denigrazione morale: https://mappeser.com/2011/12/30/comunicazione-tramite-deturpazione-morale-2/

    nel caso volesse intervenire ancora usi un altro stile, altrimenti sarò costretto a togliere i suoi eventuali interventi. ne sono certo che polser non perderà nulla.
    concludo con un cordiali saluti
    che naturalmente lei ha omesso
    paolo ferrario (1948-) (lei ha a che fare con uno che va nei 64 anni)

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  2. Esiste un “mercato grigio” dei farmaci sostitutivi dell’eroina che vengono affidati ai tossicodipendenti (metadone, buprenorfina e subuxone). La situazione è variabile da farmaco a farmaco ed è diversa anche in differenti parti del territorio.
    Le opinioni sono diverse rispetto alla diffusione di abuso di ciascun farmaco ma, ovviamente, non esistono dati ufficiali in proposito. Anche la ricerca Eurisko mi sembra dire poco in quanto non mi sembra aver sondato con che frequenza si verifica il fatto di vendere il farmaco da parte di tossicodipendenti in cura.
    E’ difficile anche affermare che il Subutex sia più ricercato per l’abuso o per un uso “non prescritto” di quanto lo sia il Metadone. Un eroinomane attivo, ad esempio, assumendo subutex potrebbe manifestare sintomi di astinenza da oppiacei e, quindi, mi sembra più probabile, da parte sua, la ricerca di metadone, per sostituire l’eroina. Una persona che non è già tossicodipendente da oppiacei, invece, potrebbe trovare più “comodo”, per diversi motivi, utilizzare subutex o subuxone perchè non sono preparati in sciroppo, come il metadone. Bisogna anche dire che Subuxone e Metadone, per diversi motivi non sono facilmente utilizzabili in vena … ma purtroppo c’è chi lo fa comunque, rischiando parecchio. C’è, in pratica, chi “riprepara” i farmaci per utilizzarli in modo diverso da quello canonico, cercando si aggirare i limiti connessi dal tipo di preparazione originale (in alcuni limitati casi questo capita anche col metadone).
    Detto ciò, non mi pare che alcuni farmaci sostitutivi siano normalmente ottenuti con lo scopo primario di rivenderli, anche se c’è chi lo fa. Chi compra questi farmaci sul mercato grigio, se non li trovasse, probabilmente comprerebbe eroina. Non bisogna dimenticare, inoltre, che la condizione di molti eoinomani è francamente migliorata, sotto tutti i punti di vista, da quando esistono questi farmaci sostitutivi che, ovviamente, non sono, di per sè “buoni” o “cattivi” ma, per molti soggetti, rappresentano una possibilità importante, se usati in modo corretto.

    Cordiali saluti

    Riccardo C. Gatti

    Per i siti proverei a cercare su (o a partire da) quello del NIDA (USA) o da quello del Dipartimento Nazionale Antidroga. Normalmente, quando classificano sostanze, lo fanno a proposito, anche se esistono siti più “alternativi” che forniscono informazioni interessanti ma non sempre attendibili e sicure (dal punto di vista che lei richiede).

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