Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera, di Kim Ki-duk, 2003

Favole morali narrate nella casa/palafitta al centro di un lago sperduto in una valle.

Primavera

Un bambino, con la guida spirituale del Maestro, impara a non usare crudeltà violenta sugli animali

Estate

Sotto gli occhi de Maestro, fra amplessi e preghiere, il giovane adulto salva la ragazza dalla sua “malattia dell’anima”. Anche lui se ne andrà via con lei

Autunno

Tornato dopo avere ucciso per gelosia la moglie, per punizione deve incidere le lettere scritte sulla tavola di legno e che saranno poi ridipinte con colori pastello. I poliziotti lo porteranno via perchè la giustizia umana deve fare il suo corso. Il Maestro si fa bruciare mentre un serpente nuota nell’acqua.

Inverno

Il lago è ghiacciato. L’allievo torna a prendere il posto del Maestro. Con il disgelo, dovrà occuparsi di un bambino. La madre che aveva abbandonato il figlio annega nell’acqua gelida. Il nuovo Maestro, per espiare il dolore provocato da tutti, trascina una pesante pietre fin sopra una montagna da dove si vede la casa nel lago.

E ancora primavera

Riprende il ciclo dell’apprendere a stare nel mondo ed abitare la terra

Simboli

La porta è una soglia di ingresso ed uscita nel luogo della trasformazione.

Nel suo complesso questo luogo è uno spazio di iniziazione.

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