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Il sistema internazionale dal secondo dopoguerra fino al 1971 è stato governato dagli accordi di Bretton Woods, che ripristinarono le condizioni di libero scambio. A parte qualche tensione per la posizione privilegiata del dollaro, quest´accordo aveva funzionato soprattutto perché aveva garantito innovazione e benessere. Ex post questo periodo fu definito come il secolo socialdemocratico, le conquiste del welfare state, ma questa età dell´oro del capitalismo non è durata un secolo ma circa trent´anni. Ciò che è da evidenziare dell´accordo è che furono limitati i movimenti internazionali di capitali. La finanza era sostanzialmente ancora al servizio dell´economia reale. Le banche commerciali erano separate dalle banche d´investimento. Negli Stati Uniti questa separazione era entrata in vigore dal 1933, con il Glass-Steagall Act, in seguito ai fallimenti dovuti alla crisi del ’29.
Nel 1971 per i crescenti disavanzi della bilancia dei pagamenti dell´America fu sospesa la convertibilità del dollaro con l´oro. La conseguenza fu che il sistema, sganciato dall´oro e dai cambi fissi, subiva pesantemente la discrezionalità delle politiche monetarie americane. Un decennio dopo negli anni ´80, gli anni di R. Regan e M. Thatcher, furono liberalizzati i movimenti di capitale, il cui effetto ha generato enormi movimenti internazionali. Inoltre, negli anni ´80 inizia una fase di deregolamentazione del comparto finanziario. Da registrare che sia Regan sia Clinton scelsero come segretario al Tesoro direttori di banche di investimento come D. Regan di Merryll Linch e Robert Rubin di Goldman Sachs. A metà degli anni ´90 ci fu l´esplosione dei derivati, si tentò di regolamentarli ma una forte opposizione delle Lobby bloccò tutto. Greenspan dichiarò che “regolamentare le transazioni dei derivati, che sono negoziati da professionisti, non è necessario”. Nel 1999 con il Gramm-Leach-Bliley Act si elimina la separazione tra banche commerciali e banche d´investimento. S´iniziano a effettuare investimenti rischiosi anche con i risparmi dei clienti e le banche con la rimozione dei limiti operativi cominciano ad espandersi sul territorio oltre determinate dimensioni. Le politiche monetarie USA, al contrario degli anni ´80 con Volcker molto attente al controllo dell´inflazione, alla fine degli anni ´90 e inizi del 2000 sono state molto espansive, con tassi reali addirittura negativi, e di stimolo all´indebitamento. Nel 2004 il tasso della FED era dell´1%. Infine, è utile evidenziare che tra il 1970 e la fine del secolo lo stock finanziario complessivo ha raggiunto 3 volte il valore della produzione mondiale (53.000 miliardi di dollari!).
Il risultato di questo nuovo ordine è una trasformazione radicale del ruolo della finanza, non più concepita in relazione ad un fine l´investimento, o di supporto-copertura all´attività imprenditoriale, ma per creare un´economia fondata sul debito e sulla leva finanziaria.
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