Berlusconi odia Monti perché sbarra la strada al suo tentativo di un nuovo recupero in nome del “vade retro comunisti”; è chiaro quel che il Cav ha in animo e in mente e gli italiani lo conoscono bene. Lo odia, inoltre, perché sente il morso della sfida per costruire in Italia una destra non berlusconiana.
Bersani lo soffre perché – al di là del possibile successo elettorale enfatizzato dal porcellum – la autonoma presenza politica di Monti fa vedere a tutti che la coalizione progressista è insufficiente per costituire e sostenere una maggioranza di governo.
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