Giampaolo Pansa: Anche chi non ama le grandi coalizioni, dovrà arrendersi di fronte a questa faticosa realtà (prima del risultato delle elezioni 24/25 febbraio 2013)

Anche chi non ama le grandi coalizioni, dovrà arrendersi di fronte a questa faticosa realtà. Sarà inevitabile che sinistra, destra e centro trovino un accordo su un governo di salvezza nazionale. Guidato da chi? Dal leader del partito con più voti, ma con l’obbligo di respingere l’arroganza di fare da solo. Grillo tenterà di opporsi grazie a una truppa robusta di parlamentari? Ci provi  e toccherà a lui essere accolto dai forconi degli italiani senza potere.

Questa è la strada suggerita dal buonsenso. Ma potrebbe risultare impossibile da percorrere. Qualcuno già sostiene che in quel caso dovremmo ritornare al voto in autunno, sperando che emerga un partito leader. A mio parere sarebbe una follia. L’Europa ci metterebbe al bando. I mercati finanziari ci farebbero a pezzi. E il rischio di ridurci come la Grecia busserebbe con un ghigno alle nostre porte.

In un’Italia allo sfascio può spuntare davvero un nuovo Mussolini? Non lo escludo. Il disordine produce sempre un eccesso di ordine. Può imporlo chiunque. Un grande imprenditore dal pugno duro. Un militare ribelle che ama il rischio. Un politico imprevedibile. Rispetto alle cariatidi della Casta, sarà un giovane nato per comandare. Fanatico del buon governo. Capace di usare al meglio le armi letali di oggi: il web, la tivù, la piazza, il marketing. Basteranno queste, senza ricorrere alla violenza fisica. Ma la violenza apparirà comunque. E nulla vieta che sfoci in una guerra civile. 

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