informazione classificata in vittime e crimini
è una vecchia storia: contano di più i criminali delle vittime del crimine
Paolo Ferrario
Como
L’ergastolano scrive su facebook. E non lo fa dal carcere, dove dovrebbe restarci per il resto della sua vita, bensì da casa sua dove si trova da alcuni mesi per motivi di salute.
Protagonista di una pena più social che detentiva èEmanuel Capellato, l’uomo condannato in ben due gradi di giudizio all’ergastolo per aver ucciso nell’ottobre 2009, con la complicità di Leonardo Panarisi, Antonio Di Giacomo, artigiano di Colico padre di tre figli per poterlo derubare di alcuni orologi “patacca” il cui valore fu clamorosamente sovrastimato dalla coppia di killer.
La pagina facebook
Foto tra il goliardico e l’osè, immagini di vita familiare e condivisioni pescate da altri gruppi facebook. Ecco il volto on line dell’ergastolano
