LA STORIA DI TOMMASO – Otto anni fa, il 2 marzo 2006, il figlio dell’uomo, Tommaso, 17 mesi appena, venne rapito dalla sua abitazione a Casalbaroncolo, alle porte di Parma, dove abitava con i genitori, Paolo, appunto, e la moglie, Paola Pellinghelli. La sua vicenda commosse l’Italia intera. Il suo corpo fu ritrovato un mese dopo, il primo aprile, sull’argine del fiume Enza, in via del Traglione. Era stato ucciso la sera stessa del sequestro. Per la morte di Tommy è stato condannato all’ergastolo Mario Alessi, il manovale pregiudicato accusato dell’omicidio e del rapimento del piccolo e a 24 anni la sua convivente e complice Antonella Conserva. Il complice Salvatore Raimondi fu condannato a 20 anni.
LE FALSE ACCUSE – Nella fase iniziale delle indagini però lo stesso Paolo Onofri fu sospettato di essere coinvolto nel rapimento del figlio. La sera del sequestro Paolo Onofri e la sua famiglia furono immobilizzati mani e piedi e con una pistola puntata alla faccia, nonostante fosse un omone grande e grosso non riuscì a difendere il suo figlio più piccolo. Trascorsero 29 giorni di interrogatori, attese, angoscia fino a quando il primo aprile 2006 Mario Alessi confessò il rapimento
da Morto nella notte Paolo Onofri, il papà del piccolo Tommaso – Corriere.it.
