“E’ mia abitudine dire senza paura tutto quello che faccio, senza esitazione”,
Michel de Montaigne, 1570
Gentili professoresse *** e ***
Come sapete il 10 maggio 2014 ho avuto un infarto e una diagnosi di coronopatia piuttosto impegnativa.
Questo mio problema personale ed esistenziale interferisce con la programmazione didattica e quindi ho pensato di raccontare quello che potrebbe succedermi.
Devo, perciò, dirvi che
non rinnoverò la domanda di docenza in Politiche sociali II per il prossimo anno accademico.
Vi assicuro che dico questo con dolore, perché la formazione è davvero la mia vocazione del ciclo di “vita attiva”.
Ed è talmente importante che grazie agli incarichi di docenza di questi anni ho trovato le motivazioni e l’energia per scrivere un libro che è stato accettato dall’editore Carocci e che uscirà a fine anno (qui la scheda: http://www.segnalo.it/Paolo/2014/Politiche%20sociali%20e%20servizi%202014.htm)
Vediamo le conseguenze di organizzazione didattica.
In questi giorni sto leggendo le tesine per gli esami di giugno e luglio in base alle modalità di valutazione che ho adottato
(disponibili qui: Modalità di preparazione formativa e di esame del Corso Politiche sociali II, Ottobre-Dicembre 2013)
Il setting valutativo che ho pensato (all’interno delle regole amministrative dell’ Università ) mi consente di effettuare gran parte del lavoro a casa. E quindi potrò venire a Milano per le successive sessioni di esame.
Tutte le successive sessioni di esame sono esposte al rischio della convocazione da parte dell’ospedale per un secondo intervento di angioplastica.
Per le studentesse e gli studenti non ci sono eccessivi problemi:
comunicherò al presidente di commissione gli esiti della valutazione (che è molto rigorosa ed esplicitata in dettaglio) e potranno così essere accreditati gli esami.
E’ quanto ho già fatto con la professoressa ***, nell’anno in cui non c’era il corso (perché era stato spostato al secondo anno). Ed è andato tutto bene, nell’interesse dei diritti degli studenti
Invece la mia situazione di salute mi impedisce del tutto di tenere il corso nell’ottobre/dicembre 2014.
Una alternativa sarebbe quella di spostare il corso di Poltiche sociali II nel periodo febbraio/marzo/aprile 2015, una volta verificata quella che la techne medica chiama la “vascolarizzazione” delle coronarie e del cuore e la mia “tenuta” alla fatica fisica e allo stress.
Tuttavia anche questa seconda soluzione (mantengo l’impegno del corso e degli esami, spostando tutto al 2015) è esposta al rischio dell’ aleatorietà (nel senso che potrei essere inabile anche allora).
Pertanto vi prego di prendere in considerazione la ricerca di altro docente che possa prendere il mio posto su questo insegnamento.
Spero che all’interno della rete dei ricercatori e docenti di Scienze della formazioneo o della vicina facoltà di sociologia ci siano risorse da impegnare su questo compito.
Vi assicuro che dico queste cose in una situazione di “elaborazione del lutto”.
Tuttavia, benché ci si debba preparare al dolore e alla morte lungo tutto il corso della vita, quando gli eventi capitano è sempre necessario“fare resilienza” adottando l’utile “spirito stoico” insegnato da Epitteto:
Grazie per la vostra attenzione e buon lavoro didattico nella impresa di “fare formazione” in tempi inquieti
Cordiali saluti
Paolo Ferrario
