La parola del giorno è
Difendere
[di-fèn-de-re (io di-fèn-do)]
SIGN Proteggere, sostenere
del latino [defendere] ‘tener lontano, respingere’, composto da [de-] che indica allontanamento e [fendere] ‘colpire’.
Ci sono pochi problemi con ciò che ‘difendere’ denota: lo sappiamo tutti. Ma questa parola ci mette davanti ai limiti dei sinonimi. Infatti troviamo facilmente scritto che ‘difendere’ è sinonimo di ‘proteggere‘, ma sono due azioni radicalmente diverse.
Se il proteggere indica l’azione del coprire, del frapporre un ostacolo fra ciò che offende e ciò che si protegge, il difendere descrive il deflettere attivamente i colpi. Posso proteggerti da un’aggressione facendo scudo con il mio corpo, ma se ti difendo da un’aggressione significa che fronteggio l’aggressore, che cerco di neutralizzare il suo attacco. E questo vale anche per la moltitudine di significati figurati di queste parole.
Perciò il difendere ha molto in comune col sostenere: ciò che si difende non viene infagottato in una protezione, resta distinto e autonomo, e io mi ergo a sua salvaguardia. Chi protegge ha lo sguardo volto verso colui o ciò che sta proteggendo, chi difende lo configge nella minaccia – più alleato che madre, appunto, protettiva.
Non proteggo un’idea tenendola per me, la difendo a spada tratta, perché siamo entrambi in gioco; non ti proteggo da un’accusa ritagliandoti via gli articoli di giornale che ne parlano, ma ti difendo confutandola pubblicamente; e all’esame che non mi vedeva preparatissimo non mi sono protetto con scuse, ma mi sono difeso facendo del mio meglio coi mezzi che avevo.
da http://unaparolaalgiorno.it/
