Parte il Sostegno all’Inclusione Attiva, in www.secondowelfare.it

Il Sostegno all’Inclusione Attiva

Come prevede l’apposito decreto interministeriale, il SIA si rivolge alle famiglie in condizioni disagiate in cui è presente un minore, oppure un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. La misura prevede l’erogazione di un beneficio economico condizionato all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa. Tale beneficio è proporzionale al numero di componenti familiari e va dagli 80 euro, previsti per i nuclei composti da un solo membro, ai 400 euro, nel caso di famiglie con cinque o più componenti. Per accedere al SIA:

  • È necessario risiedere in Italia da almeno due anni.
  • Del nucleo deve far parte un minorenne o un figlio disabile, o una donna in stato di gravidanza accertata.
  • Il nucleo deve avere un ISEE inferiore o uguale a 3.000 euro e il valore complessivo di altri trattamenti economici eventualmente percepiti (previdenziali, indennitari o assistenziali) deve essere inferiore a 600 euro mensili.
  • Non bisogna essere beneficiari della NASPI, dell’ASDI o di altri strumenti di sostegno al reddito rivolti ai disoccupati.
  • Non bisogna possedere beni durevoli di valore, in particolare autoveicoli immatricolati nei dodici mesi antecedenti la presentazione della domanda oppure autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda.

vai alla fonte: informativa:

http://www.secondowelfare.it/povert-e-inclusione/parte-il-sostegno-allinclusione-attiva-ecco-cosa-ce-da-sapere-.html


vedi anche.

Povertà. Da settembre parte il SIA su tutto il territorio nazionale

Il sostegno alla inclusione attiva per le famiglie in situazione di povertà interessa anche quelle con un componente con disabilità.
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In materia leggi anche la scheda del sito handylex.org

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