Chi ha sbagliato dovrà pagare, ma non esiste un “sistema emiliano” fondato su una gestione di assoluto potere da parte dei servizi sociali. Sbagliata anche la scelta di offrire nell’immediatezza all’opinione pubblica una notizia così rilevante – cioè l’inchiesta su Bibbiano – «senza alcun filtro, cautele, sufficienti e autorevoli spiegazioni dei percorsi investigativi e della peculiarità del caso». Scelta che ha determinato «una devastante e generalizzata delegittimazione delle professioni di aiuto, di assistenza, di cura e protezione delle persone di minore età e della funzione del Giudice delle relazioni».
Dietro il linguaggio tecnico dei magistrati minorili – che ieri hanno concluso a Lecce la loro tre giorni nazionale – si coglie il disappunto per come è stata gestita la vicenda Bibbiano
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«Non esiste un sistema Bibbiano, ma veleni di soggetti in malafede»
