Andrea Manzoni, uno dei tre commercialisti della lega ai domiciliari, ha versato nelle casse del Carroccio 160.520 mila euro tra l’ottobre del 2019 e il giugno del 2020. La Banca d’Italia ha segnalato l’operazione come sospetta perché i versamenti cash di Manzoni «non sono del tutto giustificati», e ipotizza «una grave commistione tra fondi illeciti e finanze dell’associazione», ovvero della Lega per Salvini premier.
Nella documentazione, ora in mano alla guardia di finanza, si conferma anche l’interesse investigativo anche nei confronti del tesoriere del partito, Giulio Centemero, già socio d’affari di Andrea Manzoni e Di Rubba [Fittipaldi e Tizian, Domani].
