- Il femmincidio non è una “tragica fatalità”, ma un crimine d’odio misogino all’esito di una catena di violenze.
- Si sconfigge sradicando il modello maschile di cui si nutre, a partire dalla famiglia e dai modelli che trasmette, con la logica delle “cose da donne”.
- Non è questione da donne, è un problema degli uomini per il quale ancora troppo pochi prendono parola per non dismettere i loro privilegi. Nell’attesa, le donne vengono uccise.
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