“Lungo la storia dell’Occidente varieranno i rimedi, ma rimarrà costante sia l’essenza del dolore, sia la volontà di trovare rimedio al dolore”, EMANUELE SEVERINO, Il giogo, Adelphi editore, 1989
“Normal”. Questa è la reazione del popolo ucraino nel Donbas al suono delle scariche di colpi. – Ci siamo abituati -. Il 21 febbraio 2022 Putin ordina l’ingresso delle forze armate russe in Donbas per quella che chiama “operazione di mantenimento della pace”, però sono già otto anni che la regione più orientale dell’Ucraina vive nel terrore di un conflitto iniziato in sordina. Ma ci si può davvero abituare alla guerra e al fatto di poter morire in qualsiasi momento? Stefania Battistini, giornalista del Tg1 tra i primi a testimoniare gli orrori della guerra, ci accompagna nell’Ucraina sotto assedio attraverso i ritratti delle città colpite, delle case sventrate, delle scuole che al posto delle cartine geografiche sulle pareti mostrano cartelli che illustrano le armi. E soprattutto ci racconta le persone dalle vite spezzate che, nonostante tutto, non vogliono smettere di credere nella pace.
Stefania Battistini è nata a Parma nel 1977.
Laureata in Scienze della Comunicazione, entra in Rai nel 2004 e attualmente è inviata Speciale del Tg1.
Dal 10 febbraio 2022, due settimane prima dell’invasione, segue le vicende legate all’aggressione nei confronti dell’Ucraina.
Per questa attività ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui l’onorificenza dell’Ordine della Principessa Olga da parte della Presidenza della Repubblica d’Ucraina.