
scheda dell’editore:
Il carnefice di Antonio Iovane, ecco come è nato Il romanzo-inchiesta su Erich Priebke
Per Antonio Iovane, il ricordo dell’eccidio delle Fosse Ardeatine è qualcosa con con cui è cresciuto: è stato suo nonno Gennaro, infatti, a raccontargli, quando era poco più che bambino, questo episodio terribile della Seconda guerra mondiale, divenuto l’evento simbolo dell’efferatezza dell’occupazione tedesca di Roma.
La storia è tristemente nota: il 24 marzo 1944, presso le cave di pozzolana situate vicino alla via Ardeatina, furono trucidati dai nazisti 335 cittadini italiani. Eric Priebke, uno degli esecutori dell’ordine – Il carnefice – fuggì in Argentina e solo nel 1994 fu scovato a Bariloche, dove viveva indisturbato.
Sono proprio alcune immagini del boia delle Fosse Ardeatine a fornire a Iovane l’innesco per questa storia, che ha assunto la forma di un travolgente romanzo-inchiesta.
A ottant’anni dal terribile eccidio, e grazie a un monumentale lavoro di ricerca, Il carnefice racconta la vita, le fughe, la cattura, i processi e la morte di Erich Priebke, spaziando da Benito Mussolini a Dino Buzzati, dalla banda Koch a Herbert Kappler e la moglie Annaliese, da Primo Levi a Roberto Rossellini, da Adolf Hitler a Luchino Visconti, fino al nonno dell’autore.
