Secondo il quindicesimo Libro Bianco sulle droghe curato dall’associazione Luca Coscioni, infatti, nel 2023 sono tornati a salire gli ingressi in carcere per droghe:
10.697 dei 40.661 ingressi in carcere nel 2023 (il 26,3 per cento) hanno avuto come causa la commissione del reato di cui all’articolo 73 del Testo unico, ovvero la detenzione a fini di spaccio.
Dei 60mila detenuti in carcere a dicembre 2023, 12.946 lo erano a causa dell’articolo 73 e altri 6.575 in associazione con l’articolo 74, ovvero l’associazione finalizzata al traffico illecito.
I numeri restituiscono un quadro impressionante, fuori scala rispetto agli altri paesi europei: in Italia, infatti, il 34 per cento dei detenuti è in carcere per la legge sulle droghe, quasi il doppio della media dell’Ue che si assesta al 18 per cento
Il bluff di Nordio sulle droghe: la sua risposta è solo il carcere
